Raccontino

Un uomo passeggiava con il suo cane
Alle sue spalle la città si stava già preparando per la notte chiudendo dietro le imposte gli occhi delle case, ma la sera era tiepida ed invogliava a passeggiare.
Così, quasi senza accorgersene si trovo a seguire un sentiero che si inoltrava tra i campi.
Al suo fianco l'amico peloso camminava senza fretta, godendo di quella gita inaspettata, annusando l'aria, girando intorno agli alberi, marcando il territorio
Non c'era bisogno di parole tra di loro, si capivano con la semplice presenza, se magari il cane si allontanava troppo bastava un piccolo fischio che subito accorreva.
Erano in armonia.
Camminarono a lungo fino a giungere davanti ad un palazzo bellissimo sulla cui soglia stava un uomo vestito elegantemente , come ad attenderli.
"Benvenuto, ti stavo aspettando!"
"No, guardi, si sbaglia, io sono qui di passaggio, stiamo facendo un giro"
"Non mi potrei sbagliare, tu sei " e disse il nome ed il cognome dell'uomo, gli disse dove abitava, cosa faceva.
L'uomo era stupito, ma ancora di più lo stupiva il comportamento del cane che era improvvisamente agitatissimo e ringhiava allo sconosciuto.
Accarezzando il muso dell'animale per tranquillizzarlo si rivolse allo sconosciuto.
"Aspettavate me? Ma non sapevo neppure di dover venire qui, ci sono capitato per caso"
"Mio caro, tutti gli uomini hanno un appuntamento, non sanno quando sarà, nè dove, nemmeno come ci arriveranno, ma tutti saranno puntuali!"
"Questa frase... l'ho inventata io, o almeno mi sembra di averla inventata io tanti anni fa!" l'uomo era confuso "..ma si riferisce a... a..."
"Si riferisce proprio a quello, puoi chiamarlo il Viaggio, puoi chiamarlo il Riposo, il Sonno, gli hanno dato tanti appellativi, ma è comunque l'Appuntamento per eccellenza"
L'uomo era sconcertato, Dunque era morto, ma come? ma quando? Come era successo? Nella sua passeggiata non vedeva nulla di strano, nessun fatto che gli potesse far pensare... niente di niente.
Beh, si in effetti c'era quell'aria profumata, quella temperatura un po' troppo mite per essere Gennaio, ma si sa, di questi tempi il meteo è bizzarro, magari era solo il garbino...
... e poi il cane era li con lui, stranamente agitato, ma lo poteva accarezzare, toccare... c'era qualcosa di strano.
Lo sconosciuto lo lasciò un momento ai suoi pensieri "Comunque non ti devi preoccupare, nella tua vita hai fatto bene, per questo ti meriti il paradiso"
Il portone del palazzo si aprì come incanto, nell'aria c'erano musiche celestiali, i pavimenti erano di marmo lucidissimo, le colonne sostenevano una volta che pareva alta come il cielo da cui pioveva una luce dorata.
All'interno scorse delle persone intente a festeggiare qualcosa, tutto era bellissimo.
"Dai entra" gli disse lo sconosciuto, "ti farò gli onori di casa"
Il cane era sempre più agitato ed iniziò perfino ad abbaiare nei confronti del portone e di ciò che si vedeva all'interno.
"Ovviamente lui non può entrare" gli disse lo sconosciuto, "E' un animale, non ha un'anima, il paradiso è solo per gli umani"
"Lui non può venire con me?"
"No, te l'ho detto!"
"Ma come farà?, lui ha solo me, abbiamo passato tanti anni insieme, siamo addirittura arrivati fino a qua insieme"
"Ma tu non avevi mica mai pensato che il cane sarebbe stato con te dopo la morte, hai sempre creduto che i vostri corpi avrebbero seguito due strade diverse"
"Si, ma adesso le cose sono cambiate, adesso siamo qui insieme e se è possibile questo non lo voglio lasciare"
"Lui in paradiso non può entrare"
"E se non può entrare lui, allora non entro neppure io, che paradiso sarebbe se lui non ci fosse? Ne abbiamo passate tante insieme che non potrei essere felice la dentro sapendolo qui fuori da solo e poi....
... e poi a lui questo paradiso si vede che non gli piace, se lui non può entrare non entro neppure io"
"Rinunceresti dunque al paradiso?"
"Rinuncio"
Con un gesto di stizza lo sconosciuto svanì e con lui l'intero palazzo.
Si ritrovarono soli in mezzo ad un prato, intorno non si vedeva nulla.
L'uomo restò immobile, come di sasso, tutti gli avvenimenti lo avevano frastornato, aveva appena rinunciato al paradiso, ma stranamente scoprì che questo non lo turbava, il suo amico era lì con lui, si era calmato, adesso lo guardava con quell'aria mista di adorazione ed attesa che hanno spesso i cani.
No, non avrebbe mai potuto abbandonarlo, neppure per il paradiso.
"Hai un bellissimo cane!" La voce che udì non ruppe il silenzio, fu come se lo scostasse semplicemente di lato
Si voltò verso il nuovo interlocutore e vide un vecchio, seduto sul bordo di una fontana di pietra da cui scendeva un getto di acqua che invitava a bere.
"Qui bello", il vecchio chiamò il cane , da qualche parte tirò fuori una ciotola , la riempì d'acqua e gliela diede da bere.
Il cane, che era stato irrequieto con l'altra presenza si avviò verso il vecchio, giunto a metà, si voltò verso l'uomo come a dirgli, "che fai? Non vieni?", poi raggiunse il vecchio ed iniziò a lappare l'acqua.
Guardandosi intorno l'uomo vide altre persone con cani, gatti, cavalli, il prato che gli era parso vuoto fino a poco prima ora era popolato e tutti parevano felici.
"Ma , che posto è questo?"
"Mi sembra ovvio, guardati intorno, questo è il paradiso."
"Ma...il palazzo, le luci, i suoni?"
"Ah, quello era l'inferno, Lucifero ci sa fare con gli effetti speciali, ma alla fine cattura solo quelli come lui, quelli che saprebbero abbandonare un amico per il proprio tornaconto"
"Quindi, era per questo che il cane era inquieto"
"Certamente, loro sanno vedere cose che gli uomini non vedono. Ma ti pare che dopo aver fatto tutta questa fatica a creare ogni sorta di animali, poi li avrei lasciati fuori? Il paradiso è per tutti quelli che sanno voler bene e quando dico tutti, intendo proprio TUTTI"
Dio sorrise ed il suo sorriso li avvolse entrambi

Commenti

  1. Al momento non ho voglia di leggere e mi limito a lasciarti un saluto. Apprezza la sincerità :o)

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  2. Ecco.. Sono ripassata. Stavolta con più calma e ho letto. Mi è piaciuto molto. Il mondo che vorrei e che non esiste. Uomini e animali che vivono in armonia, senza finire in pentola. Oggi sono stata in una fattoria dove un bambino mi ha mostrato con orgoglio il suo coniglietto che teneva in braccio. Intorno c'erano galline, oche, tacchini.. Non ho potuto fare a meno di esprimere il mio pensiero ad alta voce, con amarezza " Peccato debbano finire in pentola". A fine escursione ci siamo seduti in un bel ristorantino dove tutti hanno commensali hanno consumato il piatto forte del posto: chitarrina con pallottine di carne e di secondo tagliata cotta sulla pietra ollare. Io ho apprezzato delle ottime tagliatelle di farro e del formaggio fritto. Ti assicuro che non mì sono alzata da tavola con la fame.. Consapevole di non aver versato del sangue. Scusa se ho approfittato del tuo spazio, magari tu sei onnivoro e non approvi.. Ti auguro una buona serata.

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    1. Io sono onnivoro, ma ad esempio non mangio animali piccoli e cuccioli, quindi niente conigli, agnelli, capretti...
      Cerco di non mangiare troppa carne, mi piace il pesce, adoro le verdure e, purtroppo a causa della dieta, non posso mangiare tanta frutta quanto vorrei.
      Anche la pasta mi piace molto, ma vale lo stesso discorso della frutta, così mangio pasta quando voglio festeggiare qualcosa o gratificarmi. :o)
      Rispetto le sensibilità di ognuno, anche se quando un vegano integralista mi aggredisce questa tolleranza mi rimane difficile da mantenere :)


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