Mi faccio le pere

No, calma, non è outing e sebbene pare che in amicizia sia normale dire anche delle pratiche sessuali più intime, (com buona pace di ciò che appunto viene definito "intimità" ossia un rapporto di complicità stretta con il partner, una stanza protetta, un sancta sanctorum da cui gli estranei sono banditi), nonostante questo dicevo non devo fare alcun outing particolarmente pruriginoso.

E' soltanto che ho comprato alcuni kg di Martin-sec e stasera me li cucino con il vino.

Il Martin-sec è una qualità di pera molto piccola con una polpa discretamente dura, quasi impossibile mangiarla cruda, proprio per questo viene solitamente cucinata, si può farne purè che può essere mangiato come dolce, spolverato con un po' di cacao o anche come accompagnamento di carni rosse.

La ricetta che andrò a fare stasera è tipica di una cucina contadina d'altri tempi : le cuocio nel vino!

In pratica prendo queste perette, (nel senso di pere piccole), le lavo lasciando però buccia e picciuolo, le metto in piedi, una accanto all'altra in una casseruola. Visto che sono un po' irregolari come fondo si tratta di disporle in modo che si
supportino l'una con l'altra.
Quindi le spolverizzo di zucchero, aggiungo qualche chiodo di garofano ed un bastoncino di cannella e ricopro tutto con del vino rosso.
Ho della bonarda da parte, ma qualsiasi vino può andare bene , lascio ovviamente fuori i picciuoli.
Quindi faccio cuocere a fuoco basso fino a che tutto il vino è consumato e solo rimane una glassa sul fondo.

Le pere sono pronte servite su un piattino con un poco di fondo di cottura a guarnizione.

Se volete farvi anche voi le pere :o)

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