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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Nel giorno della memoria

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Le foibe, i lager non sono fatti, non sono luoghi Auschwitz, Basovizza, Mathausen, Semich non sono Storia sono l'ideologia, l'intolleranza, la prevaricazione sono l'uomo lupo con gli altri uomini sono il carnefice e la vittima che si scambiano i ruoli perchè nessuno ha memoria di essere stato carnefice Perchè tutti hanno memoria di essere vittime sono il nostro ieri ed il nostro oggi Sono i buchi neri dell'animo umano che ingoiano vite, che tacciono e volgono gli occhi. che uccidono con l'indifferenza e la paura L'Africa è un lager dove sono rinchiusi i condannati a morire di fame I territori Occupati nella Cisgiordania Guantanamo, Abu-Grahib e le mille carceri militari le mille guerre, combattute da chiunque contro chiunque in qualsiasi parte del mondo sono le foibe in cui entrano coloro che non hanno più diritti uomini, donne, bambini Le foibe non sono un ricordo i lager non insegnano non portano memoria perchè più di tutto questo parla

Raccontino

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Un uomo passeggiava con il suo cane Alle sue spalle la città si stava già preparando per la notte chiudendo dietro le imposte gli occhi delle case, ma la sera era tiepida ed invogliava a passeggiare. Così, quasi senza accorgersene si trovo a seguire un sentiero che si inoltrava tra i campi. Al suo fianco l'amico peloso camminava senza fretta, godendo di quella gita inaspettata, annusando l'aria, girando intorno agli alberi, marcando il territorio Non c'era bisogno di parole tra di loro, si capivano con la semplice presenza, se magari il cane si allontanava troppo bastava un piccolo fischio che subito accorreva. Erano in armonia. Camminarono a lungo fino a giungere davanti ad un palazzo bellissimo sulla cui soglia stava un uomo vestito elegantemente , come ad attenderli. "Benvenuto, ti stavo aspettando!" "No, guardi, si sbaglia, io sono qui di passaggio, stiamo facendo un giro" "Non mi potrei sbagliare, tu sei " e disse il

15 Gennaio: Oggi il papa parte per la sua visita pastorale in Chile e Perù.

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15 Gennaio: Oggi il papa parte per la sua visita pastorale in Chile e Perù. A me questo papa piace, non tanto da farmi rivalutare la chiesa cattolica, impresa quasi impossibile, ma abbastanza da guardare con un po' di ammirazione un organismo che riesce a custodire al suo interno persone come Bertone e Maradiaga, ma al tempo stesso esprimere al suo vertice una personalità come quella di Bergoglio che incarna completamente lo spirito evangelico senza lasciarsi sedurre troppo d alla sovrastruttura del cristianesimo così come progettata da Paolo di Tarso. Gli ultimi pontefici, sono sempre stati capi politici, almeno quelli che hanno potuto lasciare un segno nella Storia, l'unico che forse sarebbe stato in grado di dare una svolta fu papa Luciani che però , come si sa durò poco ed è probabilmente per questo che Bergoglio si guarda bene dall'usufruire degli appartamenti vaticani, ma preferisce la sua stanzetta a Santa Marta. Secondo le Profezie di San Malachi

9 Gennaio

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Il mese di Gennaio è da sempre il più lungo per me, freddo , buio, inizia bene poi le feste finiscono e ci ritroviamo tutti ad affrontare la bufera dei giorni con la mente già rivolta a primavera. Ed è proprio questa ciclicità che mi affascina, da tecnico mi viene a pensare che viviamo su una sinusoide, abbiamo appena superato il punto più basso ora le cose, climaticamente parlando, andranno sempre migliorando fino all'apoteosi di giugno poi di nuovo giù. E così anche la mia vita va su e giù seguendo funzioni trigonometriche che ancora non sono riuscito a decifrare per questo posso solo vivere i momenti e non pianificare gli attimi di gioia di sofferenza.

Dialoghi con il matto : La via Oscura

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Andai a cercare il matto perchè avevo bisogno di parlare con lui. Lo trovai sulla riva di un fosso, intento a parlare con una fogliolina che, caduta nell'acqua si opponeva alla corrente che voleva trascinarla via. "Deve passare sotto il ponte, ma laggiù è buio ed ha paura", mi spiegò come fosse la cosa più normale del mondo. Il fosso era una ferita aperta nel prato, l'acqua trasparente ed apparentemente gelida vi scorreva rapida pettinando gli steli d'erba, trascinando con se qualche insetto poco prudente, ramoscelli e foglioline. Ne seguii con lo sguardo il corso fino a vederlo inabissarsi sotto la strada per riemergere qualche metro più in là. "La scelta è solamente tra il rimanere qui ed affondare poco a poco, oppure andare avanti a vedere cosa c'è oltre la via oscura" A quel punto la fogliolina sembrò cedere e si affidò alla corrente. Scomparve nel tunnel scuro ed il matto corse dall'altro lato della strada fino a vederla ritornare alla lu

Viva la Befana

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A me la Befana è simpatica, molto più di Babbo Natale. Mi è simpatica perchè è parte della mia infanzia, perchè ci sono le storie raccontate, ma soprattutto perchè quella vecchietta curva, sdentata, vestita poveramente e rattoppata , mi ricorda molto quelle che incontravo per strada quando ero bambino. Racconto di una Piossasco che non c'è più. E già qui i miei vecchi avrebbero qualcosa da ridire, perchè , da bambino, mi ripetevano sempre che noi non eravamo di Piossasco, ma di San Rocco e c'era una sorta di sano campanilismo nei confronti degli altri rioni. Noi eravamo, ovviamente i migliori perchè eravamo gli unici ad avere una festa alternativa alla festa patronale ed anche per via di altre non ben specificate qualità. Quando sono nato ero, ovviamente, il più giovane. poi , sulla scala dell'età, venivano i miei genitori, i nonni e via via tutti gli altri. Era un rione di vecchi e non c'era problema nell'usare questo aggettivo, il politicall

La pace

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Della Pace lunedì ha parlato il papa, oggi vorrei esprimere il mio pensiero a riguardo  e lo faccio con un raccontino scritto molti anni fa. Avevo inventato il personaggio del "matto", un po' bambino, un po' saggio, molto fuori dagli schemi, è stato il protagonista di vari raccontini, questo è uno .... Mattina di Natale, sullo sfondo della notte che ancora avvolge il mondo un piccolo lumino brilla ancora. Lo accendiamo tutti gli anni, la sera di Natale, rapresenta la speranza ed il desiderio di pace. Nella nostra grande sala, l'albero illuminato rompe il buio con le intermittenze. Ai suoi piedi il presepe in cui una mano gentile ha deposto questa notte il Bambinello. Il profumo del caffè è un abbraccio morbido che avvolge la scena. Tutto è silenzio e non si odono i rombi della guerra che si sta preparando. Il mio amico è seduto in fronte a me sul divano, nelle mani a coppa il bicchiere di caffè, lo sguardo ingenuo e meravigliato rivolto verso il p