25 Dicembre : Natale

Credo, a modo mio, di essere religioso.
Non nel senso comune del termine, sono cristiano e cattolico per nascita, più che per vocazione, ma non aderisco a nessuna fede e/o religione, non mi ritrovo nei dogmi e nei principi della religione cattolica , senza per questo sentire la necessità di abiurare in qualche modo.
La mia appartenenza religiosa di forma è come un'iscrizione che mi hanno dato tempo fa. non mi richiede particolari obblighi quindi la posso mantenere.

Però penso di avere una mia religione personale che non è fatta di culti, di riti più o meno complessi, ma è un semplice sentirsi in armonia con ciò che sta attorno, con il mondo che mi circonda e mi avvolge.

Io sento che esiste qualcosa, sento che tutto ciò che chiamiamo "Creato", non può essere frutto del caso , ma c'è un disegno, un progetto che lo regola, lo gestisce, lo fa evolvere.

Ho usato il verbo "sentire", perché è effettivamente ciò che più si avvicina all'idea di questa sensazione di appartenenza.
Non lo so, almeno razionalmente, lo sento.

Ed allora in questa mia personale visione delle cose del mondo, la festa di oggi non è la nascita di un Dio, ma la nascita di un Uomo, del figlio di un uomo ed una donna.
E' la celebrazione di quel mistero, unico, irripetibile per ognuno di noi , che ci ha portati qui in questo mondo, la nascita.

Perché è attraverso la nascita degli esseri che la Vita si rinnova.

Oggi per me è la celebrazione della natalità, della vita che si rinnova e non è un caso che avvenga quando inizia l'inverno, quando il sole, raggiunto il suo punto più basso riprende a salire nel cielo e con il suo cammino a portare luce, calore, vita.





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