Nel giorno della memoria

Le foibe, i lager non sono fatti, non sono luoghi
Auschwitz, Basovizza, Mathausen, Semich non sono Storia
sono l'ideologia, l'intolleranza, la prevaricazione
sono l'uomo lupo con gli altri uomini
sono il carnefice e la vittima che si scambiano i ruoli
perchè nessuno ha memoria di essere stato carnefice
Perchè tutti hanno memoria di essere vittime
sono il nostro ieri ed il nostro oggi
Sono i buchi neri dell'animo umano che ingoiano vite,
che tacciono e volgono gli occhi.
che uccidono con l'indifferenza e la paura
L'Africa è un lager dove sono rinchiusi
i condannati a morire di fame
I territori Occupati nella Cisgiordania
Guantanamo, Abu-Grahib e le mille carceri militari
le mille guerre, combattute da chiunque
contro chiunque
in qualsiasi parte del mondo
sono le foibe in cui entrano coloro
che non hanno più diritti
uomini, donne, bambini
Le foibe non sono un ricordo
i lager non insegnano non portano memoria
perchè più di tutto questo parlare
servirebbe veramente saper ascoltare
la voce flebile di chi vive al nostro fianco

Ho scelto questa foto di Anna Frank , usata da ultrà di calcio per denigrare ed insultare gli avversari dell'altra squadra cittadina, quasi che dire "Ebreo" ad un altro possa essere un insulto.
Ho scelto questa foto perchè a mio avviso rappresenta bene il fallimento di questa giornata della memoria, buona nelle intenzioni, ma completamente sbagliata per come è stata gestita, lo slogan, "ricordare, perchè non succeda più!" parte già da un presupposto sbagliato, perchè purtroppo continuiamo a vedere nel mondo gli stessi abusi commessi sotto i nostri occhi, nella nostra totale indifferenza che poi si scuote una volta all'anno per ricordare fatti ormai tramandati alla storia pensando a come erano cattivi i nazisti di settanta anni fa.
L'errore è pensare che i nazifascisti di allora fossero il demonio incarnato e non accorgersi che quel mostro che si è evidenziato così bene in quel periodo abita dentro ognuno di noi, è connaturato all'animo umano e se non impariamo a conoscerlo si impadronirà anche di noi

Commenti

  1. Ho fatto anch’io una considerazione simile alla tua. Osservando le espressioni contrite di ordinanza durante le commemorazioni, come se il ricordo risvegliasse quello sdegno verso qualcosa di terribile sì, ma passato. Come dici tu non c’è niente di passato, quel mostro è vivo e vegeto in noi e continua a manifestarsi in ogni parte del mondo, anche se forse l’operato dei nazisti ci colpisce maggiormente perché collocato più vicino a noi dalla geografia. Provo un senso di fastidio e di inutilità nell’ ostinazione che vedo nel voler ogni anno reiterare queste inutili e costose cerimonie, che tutto ottengono tranne farci evitare il ripetersi degli orrori passati.

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